REFERENDUM CANNABIS
Per depenalizzare la cannabis e aprire la strada delle legalizzazione in Italia
Se vince il sì la coltivazione domestica per uso personale destinate non sarà più reato.
Restano puniti i reati di produzione massiva e detenzione ai fini di spaccio.
Se vince il sì la popolazione carceraria, costituita per un terzo da persone detenute per reati connessi al Testo Unico sulle Droghe e in maggior parte legati alla cannabis, diminuirebbe drasticamente, incidendo positivamente sul problema del sovraffollamento delle carceri.
Se vince il sì non sarà più prevista la sospensione della patente come sanzione amministrativa per chi detiene una piccola quantità di sostanza stupefacente per uso personale. Guidare dopo averla consumata resta reato.
Perché legalizzazione la cannabis è una scelta antimafia
Il mercato della Cannabis in Italia vale il 39% degli affari della criminalità organizzata sullo spaccio di sostanze stupefacenti.
L’Italia oggi è il Paese europeo con le leggi più severe
per i reati connessi alla Cannabis eppure il consumo continua ad aumentare. Sono 6 milioni (1 italiano su 10)
le persone che usano Cannabis ogni anno.
È oramai evidente che proibire non funziona.
Lo hanno capito, tra gli altri, gli USA e il Canada dove la legalizzazione ha già portato a una riduzione dei consumi
e a un uso più consapevole e controllato oltre alla nascita
di una nuova economia con regole stringenti.
I BENEFICI DELLA CANNABIS LEGALE
35.000 nuovi posti di lavoro per una nuova economia legale e trasparente.
7 miliardi di euro di nuove entrate nelle casse dello Stato.
Meno processi per il nostro sistema giudiziario grazie alla depenalizzazione dei reati minori
e più risorse per la lotta al narcotraffico.
Mai più pazienti in tribunale per aver coltivato in casa la cannabis di cui hanno bisogno
e che lo Stato non riesce a fornirgli.
Programmi di informazione ed educazione sui rischi legati all’abuso e alla prevenzione delle dipendenze.
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