Il Governo di Giorgia Meloni parla tanto di natalità e famiglie ma rischia di perdere i 4,6 miliardi di euro messi a disposizione dal PNRR per la realizzazione di 2.190 nuove strutture tra asili nido e scuole materne su tutto il territorio nazionale.
Ha lanciato troppo tardi la piattaforma su cui i comuni dovevano caricare i progetti e non ha saputo affiancare e sostenere gli enti locali nella redazione dei progetti, lasciando sindaci e amministrazioni alle prese con le note fragilità dei loro uffici tecnici.
Avere un asilo nido o una scuola materna vicina è un diritto fondamentale per le famiglie italiane e libera la scelta delle donne di diventare madri conciliando la vita professionale.
COSA PROPONIAMO NOI?
Per tutti i progetti non messi a gara entro la scadenza di giugno 2023 noi proponiamo:
La centralizzazione della progettazione e della realizzazione di asili e scuole da parte da parte del Governo, anche servendosi dei locali messi a disposizione dai comuni o di altri immobili di proprietà pubblica.
Un bando per la costruzione di asili rivolto ad aziende e organizzazioni del terzo settore per la realizzazione nel territorio dei comuni originariamente destinatari dei fondi (o nella provincia di appartenenza) di asili aziendali o privati, che destinino però almeno il 30% dei propri posti a servizio pubblico.
Scarica la bozza di comunicato stampa da inviare ai giornali locali
Aggiungi signatureGià ci sembrava profondamente sbagliato rimuovere l’obbligo per i commercianti di accettare i pagamenti con carte e bancomat al di sotto dei trenta euro, portare oggi questo limite a sessanta euro è una vera e propria follia.
Equivale ad abolire quest’obbligo del tutto, per la maggior parte dei pagamenti quotidiani, e a trasformarlo in sostanza nel suo opposto, ovvero nell’obbligo dell’uso del contante.
Un regalo per gli evasori (ovvero per la concorrenza sleale agli esercenti onesti) e un’offesa alla libertà delle persone che devono avere il diritto di pagare come vogliono, in contanti o con carta di credito, qualsiasi somma, anche per un aperitivo o un caffè.
Speriamo che i commercianti abbiano negli ultimi anni compreso l’importanza dei pagamenti elettronici e non rinuncino a importanti porzioni di clientela per assecondare questo tic reazionario e luddista del Governo, e siamo certi che gli stessi consumatori sapranno scegliere gli esercenti che rispettano la loro libertà, rifiutando il ricatto “o contanti o niente”.
Firma ora la petizione e fermiamo la proposta del Governo.
Aggiungi signatureAlla Camera dei Deputati è in discussione un disegno di legge a prima firma Riccardo Magi che legalizza la coltivazione domestica di 4 piante di cannabis, abbassa le pene per i fatti di lieve entità e rimuove le sanzioni amministrative per chi detiene per uso personale.
Perché è importante?
+LEGALITÀ
Evitare che i consumatori di cannabis siano costretti a rivolgersi alle piazze di spaccio nelle mani delle mafie.
+GIUSTIZIA
Liberare il sistema giudiziario da tutti quei procedimenti inutili legati a fatti di lieve entità nel segno della proporzionalità della pena.
+SICUREZZA
Rendere più naturale la cannabis consumata dai cittadini, tutelando la salute dei consumatori da sostanze nocive come lacca, lana di vetro e piombo con le quali viene mescolata per il commercio illegale.
+SALUTE
Assicurare la continuità delle terapie per i pazienti che fanno uso di cannabis terapeutica regolarmente, colmando l’insufficienza della produzione italiana.
+RIEDUCAZIONE
Adottare misure alternative al carcere per aiutare davvero il reinserimento delle persone tossicodipendenti nella società.
Firma ora la nostra petizione per chiedere al Parlamento di approvare entro questa legislatura il nostro disegno di legge.
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